La moda, si sa, è un pozzo infinito di sorprese: da decenni, sulle passerelle delle maison più celebri al mondo le stravaganze si sprecano e gli stilisti più noti ci hanno abituati ad ogni genere di eccessi. Da qualche giorno a questa parte, però, complice anche il meccanismo del passaparola via web, non si fa che parlare di un accessorio in particolare che sta lasciando tutti a bocca aperta.
Se pensavate di averle viste tutte riguardo al variegato mondo fashion, aspettate a dirlo perché la nuova borsa Louis Vuitton va ben al di là di ogni immaginazione: “più piccola di un granello si sale marino e abbastanza stretta da passare attraverso l’occhio di un ago”, si legge sulla pagina ufficiale del suo creatore, il collettivo MSCHF. Esatto, quel minuscolo puntino verde fluo che vedete in foto poggiato su un dito è proprio una borsa! Certo, non una borsa capace di contenere oggetti personali, documenti, denaro e quant’altro, ma la rappresentazione di un’idea, un concetto. Anzi, una provocazione.
Troppo piccola perfino per Barbie: la borsa Louis Vuitton di MSCHF ironizza sulle ultime tendenze
Il collettivo newyorkese nato per stupire e prendere in giro i dettami di uno dei settori industriali più potenti del pianeta stavolta ha voluto evidenziare, col noto sarcasmo che lo contraddistingue, un trend che in questi anni ha spopolato sempre di più ovvero le borse di dimensioni sempre più piccole.
La foto del modello col logo di Louis Vuitton (utilizzato senza autorizzazione della maison) è stata pubblicata per la prima volta lo scorso 14 giugno su Instagram e ritrae una tote OnTheGo della nota casa di moda, come si vede nella riproduzione in 3D. La scelta di tale modello è dovuta al fatto che la sua forma si presta ad essere facilmente riprodotta in miniatura: 657 x 222 x 700 micrometri, alquanto impossibili da superare per qualsiasi altra squadra di designer.
Finalità di una tale creazione è la critica alle manie che hanno dato alla moda una connotazione prettamente consumistica, portata a dimenticare la funzionalità dei suoi prodotti in nome del mero ornamento. “Le borse diventano sempre più piccole, quindi la loro natura diventa sempre meno funzionale e sempre più astratta, fino a diventare una pura rappresentazione del brand”, si legge sotto le foto.
L’accessorio sarà venduto all’asta organizzata da Just Phriends, evento allestito dall’ex direttrice di Colette Sarah Andelman, e la casa d’aste Joopiter.
